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Pier Paolo Caserta​​
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Italianismi nella lingua danese

 

 

Ultimi articoli  e saggi pubblicati (cliccabili)

nella rete

La "Gleischshaltung" neoliberale, L'Interferenza, 27/04/2024

Gli "effetti fascistizzanti" dei sedicenti antifascisti, Forza Lavoro, 22/04/2024

Le eloquenti biografie dei Democratici statunitensi, Forza Lavoro, 03/04/2024 

Femminismo e capitalismo, L'Interferenza, 30/03/2024

In Italia serve una cambio di regime, non di governo, Forza Lavoro, 26 marzo 2024

Il ruolo dei Pesi scandinavi nella colonia europea, L'Interferenza, 18/03/2024

Venti minuti per sapere quello che la propaganda occidentale non dice mai, L'Interferenza, 10/03/2024

Il moralismo e la schizofrenia del politicamente corretto, L'Interferenza, 29/02/2024

Come il femminismo neoliberale è al servizio della diseguaglianza sociale, L'Interferenza, 25/02/2024

Fordismo digitale in un ristorante sushi, Forza Lavoro, 15/02/2024

(per gli articoli anteriori puoi provare qui)

carta stampata, volumi, partecipazione in opere collettive

La guerra in Ucraina nel suo decimo anno: prospettive socialiste. Cause strutturali e questioni di fondo, sta in: Gabriele Germani (a cura di), L'era multipolare: competizione o cooperazione?, collana Quaderni di Risorgimento Socialista n.3, La Città del Sole, Napoli, gennaio 2024, pp. 215-18.

Fuori dalle aule scolastiche gli interessi contrari alla didattica, Il Lavoro, gennaio 2004, p. 9.

Neoliberalismo, capitalismo digitale e politicamente corretto, sta n: Ferdinando Pastore (a cura di), Il divorzio tra liberalismo e democrazia, collana Quaderni di Risorgimento Socialista n.2, La Città del Sole, Napoli, gennaio 2024, pp. 79-94.

Cile, il sogno di Unidad Popular. Da allora niente più è stato come prima, Il Lavoro, novembre 2022, p. 13

Lingue straniere, danesi e italiani e i motivi del contendere, in: Il Ponte (din bro mellem Danmark og Italien), dicembre 2021, pp. 20-21 

Per il superamento della mercatizzazione dell'istruzione, sta in: Gaetano Colantuono (a cura di), Niente sarà più come prima? Riflessioni ai tempi del coronavirus tra crisi di sistema e possibilità socialista, collana Quaderni di Risorgimento Socialista n.1, La Città del Sole, Napoli, ottobre 2024, pp. 177-182.

(per gli articoli anteriori puoi provare qui)

altri articoli

 

Interventi

Intelligenza artificiale e tecnocrazia - prima festa nazionale di Risorgimento Socialista, 4 novembre 2023. Interventi di Vadim Bottoni, Ferdinando Pastore, Pier Paolo Caserta, Mario Michele Pascale. Modera Giulia Bertotto.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

La guerra in Ucraina nel suo decimo anno. Prospettive socialiste - conferenza telematica a cura di Risorgimento Socialista della Puglia, 8 luglio 2023 Interventi di Gaetano Colantuono, Alberto Benzoni, Pier Paolo Caserta, Gabriella Falcicchio, Santo Prontera.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Il piano Marshal e la Guerra fredda. Intervento nell'ambito del seminario "Le vite degli altri. Storie della Guerra fredda" a cura del Dipartimento di Storia del liceo statale "Enrico Fermi" di Canosa di Puglia e Minervino Murge, 29 marzo 2023

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

11 settembre 1973: Salvador Allende. Intervento nell'ambito del seminario "Un uomo, un giorno, una storia" a cura del Dipartimento di Storia del liceo statale "Enrico Fermi" di Canosa di Puglia e Minervino Murge, svoltasi presso il salone parrocchiale Gesù liberatore di Canosa nel maggio 2022.




 

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Gabriele Germani, Pierluigi Fagan, Stefano Cecere, Franco Bartolomei, Antonio Castronovi, Maria Morigi, Juan José Zara, Ferdinando Pastore, Mario Michele Pascale, Gilberto Trombetta, Samir Al Qaryouti, Francesco Dall'Aglio, Rosa Scamardella, Giulio Chinappi, Matteo Andriola, Gianfranco Lagrassa, Alexandro Sabetti, Manuela Barocco, Melania Galati, Vadim Bottoni, Vincenzo Tartaglia, Pier Paolo Caserta, Alberto Benzoni, Santo Prontera, Gaetano Colantuono, Norberto Fragiacomo, Veronica Borelli, Raffaele Rinaldi

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Ferdinando Pastore, Vadim Bottoni, Santo Prontera, Pier Paolo Caserta, Franco Bartolomei, Norberto Fragiacomo, Alfredo Augustoni, Gaetano Colantuono, Nicola Pettinari, Paolo Borioni, Alberto Benzoni, Antonio Castronovi, Antonio Martone, Fabrizio Marchi, Marcello Salvi, Domenico Viola, Francesco Cori, Riccardo De Benedetti, Giulia Bertotto, Filippo Russo, Edoard Wolken, Michele Pascale, Alexandro Sabetti, Luigi Monsellato, Fabio Conti, Federcio Greco

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G. Colantuono, A. Benzoni, A. Roy, F. Bartolomei, C. Raia, I. Scarcelli, F. Pastore, S. Prontera, N. Fragiacomo, U. Sarno, L. Licordari, G. Falcicchio, A, Martocchia, G. Giudice, P.P. Caserta, V. N. Volpe, T. Nencioni, A. Augustoni, M. Introna, F.A. Perri, 

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SAGGI

Dominio della tecnica e civiltà dell'intratteninento
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Ripartire dal conflitto
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Il progressismo mente


 

La tecnocrazia ha, come i regimi paternalistici, le proprie narrazioni edificanti: il politicamente corretto e il femminismo neoliberale, le nuove religioni, il nuovo oppio dei popoli. Anche in questo caso, come accadeva nel passato, queste dottrine sono ritenute giuste e indiscutibili, e giuste perché indiscutibili. Sono credute vere senza alcuna analisi critica. Mentre festeggia con dovizia e clamore di slogan ciclostilati tutte le ricorrenze imposte dall’agenda del politicamente corretto in cambio della patente sociale di persona civile, il tecno-suddito ha completamente perso la capacità di lottare per cercare di diminuire le diseguaglianze reali, che continuano ad aumentare.




Altre pubblicazioni


casertapierpaolo[chiocciola]gmail.com

 




Umanità resiliente

Abbondano
le parole velenose

Eccone un’altra: resilienza.

Che significa?
Non ci vuole tanto:
prendi botte su botte
che vuoi che sia,
impara a incassare


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La lotta di classe nell'età della Tecnica

Il conflitto tra capitale è lavoro si è spostato, ma la Sinistra si è divisa, perdendo di vista la meta: chi ha continuato a cercare il conflitto solo nei vecchi luoghi, non trovandovi quasi più nessuno, e chi ha negato il conflitto, divenendo subalterno al neoliberismo. Di sicuro, nel pieno della Quarta rivoluzione industriale, non è più possibile identificare il proletariato o i Lavoratori con la sola classe operaia. Andrà riconosciuto, piuttosto, che le nuove forme di sfruttamento non si sostituiscono alle vecchie, bensì si aggiungono ad esse. Siamo tornati ai tempi del vapore e la Quarta rivoluzione industriale ha i suoi sfruttati come li hanno avuti la prima e le seconda: rider, precari del mondo della cultura e dell’informazione, operatori di call center, raccoglitori stagionali..., per limitarsi soltanto alla prima linea degli sfruttati, ma precarizzazione e nuove povertà si sono allargate fino a definire una sorta di Terzo stato globalizzato, di fronte al quale si erge la neo-aristocrazia tecno-finanziaria egemone, che spazia di fatto dagli immigrati al ceto medio impoverito, ma lontanissimo dall’aver acquisito una coscienza di classe. Il “comunista anomalo” Di Vittorio disse, nel suo primo discorso in Parlamento, che lo aveva guidato il sogno di unificare le lotte degli operai del Nord e quelle dei contadini del Sud, “perché il padrone è lo stesso dappertutto”. Noi dovremmo in fondo ambire oggi a fare lo stesso, le difficoltà sono molte e non dipendono soltanto dagli errori commessi, come spesso ci diciamo, ma anche dal quadro oggettivo, e in primo luogo dalle inedite possibilità di seduzione e di distrazione rese oggi disponibili al punto di incontro tra il Mercato e la Tecnica nella civiltà dell'intrattenimento… per cui di fatto molti tra gli sconfitti della globalizzazione continuano tuttavia a sognare il loro riscatto attraverso gli stessi strumenti ai quali sono aggiogati. Per questo ritengo che siano oggi strettamente connessi la ripresa della lotta di classe, la capacità di rappresentare tutti i Lavoratori e l'emancipazione dal pensiero tecnomorfo.

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