"Educazione sentimentale a scuola"?
Del resto Paola Cortellesi è, né più né meno, un'ideologa di regime. E, coerentemente, spinge su uno dei tasselli strategici della distruzione della scuola pubblica, conformandosi alla solita retorica usata per additare l'insufficienza della didattica.
All"educazione sentimentale" provvedono già le discipline, la letteratura, la filosofia, e non solo. Perché si legge una poesia, altrimenti? E un romanzo? Perché si studia Spinoza?
Si è capito molto bene che una delle chiavi più efficaci per spaccare la didattica (e dunque la Scuola pubblica) consiste nell'esternalizzare continuamente ed appaltare ad altri quella funzione pedagogica che sarebbe già propria della didattica, già immanente alle discipline. E senza la quale, anzi, le discipline sono svuotate di tutto l'essenziale, sterilizzate, trasformate in saperi inutili pronti a far posto a tutto l'armamentario degli pseudo-saperi orientati al Mercato, dall'educazione finanziaria alle "soft skills".
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