TUTTO PUÒ CAMBIARE
Non servono più improvvise epifanie
Né ardite evocazioni
Non è più tempo di rimescolare i colori
Per trovare alchimie sorprendenti
È solo alla fine di lunghi silenzi
Che possiamo trovare parole vere
Per dissipare il velo
Di caleidoscopiche finzioni
L’epoca che viviamo
Di là da ogni nostra sopravvalutazione egoica
È un’epoca come le altre
Non siamo il culmine della Storia
Ma il mostro che tutto ingloba
Non è mai stato così efficiente
Dispensa con volto affabile
L’illusione di ogni differenza
Per meglio addomesticarla
Oggi siamo così, inchiodati
Al ripetersi di formule di dominio
Più sofisticate che mai
Nell’apparente variare delle forme
Nel Grande Discount
Non c’è articolo che manchi
C’è un cibo per ogni palato
Una falsa alternativa per ogni sprovveduto
Tutto può cambiare
E la Poesia è già un passo verso la rivoluzione
Se può decostruire l’inganno
Tutto può cambiare
Ma dobbiamo aprire all’imprevedibile
Solo il connubio di ragione e sentimento
Può spezzare il disumano algoritmo
Solo l’empatia può riparare i torti
Solo la Bellezza
Può colmare
La frattura fonda
(PPC, 2017)
SENZA TITOLO
Più la creatura, attonita,
si libra n volo
più si riempie il viso
di terrore di vertigini d'immensità
In gola, strozzato, l'urlo del matto
(PPC, 1997)
ASPETTANDO L’ALBA
Voglio
Camminare
Su questa
Notte
Fino al mattino
Voglio vedere
L’alba
Sorgermi
Dal petto
(1995)
(La memoria di Gaia e altri versi, 2017, 2004)