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Immagine del redattorepier paolo caserta

I semicolti fanno più danni dell'ignoranza


In proporzione, penso che si sovrastimino i danni dell'ignoranza e degli "ignoranti" e si sottostimino di molto quelli prodotti dai semi-colti. Penso di aver trovato sulla bacheca facebook del compagno Matteo Antonante uno spunto simile, che mi sembrava interessante ma è scivolato via prima che avessi tempo di approfondire. In ogni caso, credo che oggi i semicolti facciano più danni. Intendo riferirmi a un tipo antropologico che definirei all'incirca così: ha studiato, è mediamente istruito, si ritiene abbastanza intelligente da aver ragione ma senza un vero ragionamento e senza sentire altre ragioni. Ritiene di aver ragione anche perché si considera colto e tenderà ad additare il problema solo ed esclusivamente nell'ignoranza, pensando dunque, tendenzialmente, che la natura dei problemi sia tutta e solo culturale. Noi disponiamo di una ampia fenomenologia dell'ignoranza e degli ignoranti, ma non dei semicolti. Per questo tipo antropologico, la cultura è qualcosa che si è acquisita più o meno una volta per tutte, che ci si intesta e che distingue, senza più quel continuo interrogarsi che sarebbe necessario a percorrere e ripercorrere l'altra metà del semicerchio. Questa presunta cultura è, insomma, la scusa perfetta per smettere di porsi domande, ponendo il semi-colto in una condizione non così diversa dall'ignorante, ma portandolo tendenzialmente su posizioni "progressiste", proprio perché la cultura è vissuta come segno distintivo e pretesa rendita di posizione radicata in definitiva nell'individualismo competitivo e nel mercato. Infatti questo tipo antropologico, il semi-colto, è oggi tendenzialmente di "sinistra", ovviamente in una accezione che che chi scrive considera molto malintesa. Sono gli stessi per i quali il problema è sempre e solo Salvini, apoteosi dell'ignoranza e votato da ignoranti che "infatti" (!) hanno tutti la terza media. Questa è la sinistra classista e benpensante che disprezza chi ha un titolo di studio basso e nel frattempo si interroga su come mai abbia perso larghi pezzi dei ceti medi e popolari. Oggi il maggior consenso alle politiche neoliberali e antisociali portate avanti dai partiti di sistema, di destra ma anche e in alcuni casi soprattutto dai partiti di pseudo-sinistra, non proviene dagli ignoranti, ma dai semi-colti.


[fonte dell'immagine: www.italiani.net]



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