Nell'epoca della ritirata della Politica, il potere decisionale reale si è spostato dalla politica ai grandi potentati economici, da ultimo le multinazionali digitali che grazie alla pandemia hanno visto all'incirca quintuplicare i propri già non disprezzabili utili. Nel frattempo c'è stato un massiccio trasferimento di ricchezza dalla società ai mercati. Divari, sperequazioni e squilibri si sono approfonditi. In questo quadro, i diritti sociali sono calpestati, mentre i diritti civili sono concessi volentieri anche dalla maggior parte dei partiti conservatori europei. Vengono ovviamente presentati come il risultato di un moto inarrestabile dell'opinione pubblica in marcia verso l'uguaglianza, ma sono in questo contesto diritti octroyée, concessi e sponsorizzati dal Capitalismo stesso, nella misura in cui l'estensione dei diritti sempre e solo individuali, nella cornice dell'individualismo competitivo, si accompagna alla conculcazione dei diritti sociali. La lotta tutta apparente dei diritti octroyée è usata per disinnescare la lotta per i diritti sociali che un Capitalismo sempre più sofisticato conculca efficacemente.
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