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È iniziata l'offensiva contro il welfare sanitario universalistico?


Un senatore di Forza Italia ha proposto, in caso di obbligo vaccinale contro il covid, di escludere i non vaccinati dalle cure del SSN. Una boutade senza conseguenze? Non ne sarei sicuro.


Del resto la caccia alle streghe è ufficialmente iniziata e ora si può cavalcare il vento. La guerra tra vaccinati e non vaccinati serve a preparare il terreno proprio per questa roba qui, a far passare l'attacco al welfare sanitario universalistico dopo aver aizzato le folle contro i non vaccinati. Lo si era fin troppo facilmente previsto, scrivendolo anche qui. Avanti così ed è chiarissimo dove sto: dalla parte della difesa del welfare universalistico contro ogni eventuale offensiva condotta con il pretesto della pandemia.


I "no-vax" sono utili a dirottare l'attenzione non una volta ma ben due: a ritroso, dai pluridecennali tagli alla sanità pubblica che hanno accresciuto l'impatto e la letalità della pandemia; e in avanti, per giustificare la prosecuzione e anzi l'inasprimento delle stesse ricette. Ovviamente, nel più breve termine, è già pronto il capro espiatorio per il prossimo lockdown: la colpa non sarà di quello che non si è fatto per affrontare i nodi strutturali (si veda il caso della scuola: classi sovraffollate, ricerca di spazi e di aule, trasporti), ma dei non vaccinati bollati con lo stigma del no-vax.


Dopo decenni di tagli alla sanità pubblica è iniziata l'offensiva contro il welfare sanitario universalistico?

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